mercoledì 29 marzo 2017

A ROMA LA CITTÀ DELLA PIZZA

40 tra i migliori pizzaioli d’Italia, 90 differenti pizze,
cene a quattro mani con chef stellati,
aree dedicate a materie prime e abbinamenti, convegni e laboratori

Napoletana, fritta o al taglio, la pizza, vanto e orgoglio nazionale, sta indubbiamente attraversando un periodo di rinnovato splendore, un vero e proprio Rinascimento culturale e gastronomico.
La Città della Pizza - format ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle – nasce per celebrare e promuovere questa nuova era del prodotto italiano più amato nel mondo.

Venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile, a Roma, gli ampi spazi dell’area Guido Reni District – in via Guido Reni, 7 – si trasformeranno in una grande piazza in cui andrà in scena tutto il meglio dell’universo pizza. 40 tra i migliori pizzaioli della Penisola, da Nord a Sud passando per il Centro, dai partenopei alla nouvelle vague casertana, dagli interpreti del fenomeno pizza gourmand alla scuola romana, per un totale di circa 90 differenti pizze, suddivise nelle categorie “napoletana”, “all’italiana”, “da degustazione”, “al taglio” e “fritta”.

A selezionarli i 5 autori della manifestazione:
Emiliano De Venuti, ideatore e CEO di Vinòforum, uno dei più importanti marchi italiani dedicati alla promozione enogastronomica; Luciano Pignataro, tra le firme più prestigiose del giornalismo agroalimentare italiano, appassionato di pizza e voce autorevole del settore; Luciana Squadrilli e Tania Mauri, giornaliste specializzate in gastronomia, autrici di accreditate iniziative editoriali sulla pizza, argomento intorno al quale si muovono con competenza e professionalità; Stefano Callegari, pizzaiolo, tra i massimi esponenti su scala nazionale, inventore del già mitico Trapizzino.
Un team di esperti di indubbia attendibilità che ha selezionato i ­maestri pizzaioli partecipanti a La Città della Pizza in base a un manifesto nel quale, oltre a rigidi criteri qualitativi, risultano fondamentali ingredienti quali la ricerca, la cura e l’attenzione in tutte le fasi della produzione e, soprattutto, la passione.­

La Citta della Pizza sarà un luogo di confronto e dibattito, ma soprattutto un momento di festa per celebrare questo grande prodotto italiano.” sottolinea Emiliano De Venuti.

Affianco quindi alle 30 “Case” dei pizzaioli, 10 al giorno per 3 giorni, ci saranno, a completare la vasta offerta della kermesse, una serie di spazi e situazioni a latere, ricche di gusto e di interesse.
Il “Pizza Lab”, con corsi e masterclass sull’arte della pizza, per tramandarne i segreti a bambini e adulti. Lo “Spazio convegni”, per discutere, insieme ai più grandi interpreti del settore, di impasti, condimenti e cotture, secondo tradizione e nuove tendenze.
Immancabili gli abbinamenti con la birra artigianale firmata Baladin e le bollicine italiane del ­ Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, per scoprire l’immenso ventaglio di possibilità che offre la pizza in tutte le sue varianti.
­La Città della Pizza riserverà uno spazio d’eccellenza anche alle “Materie prime”, in cui si potrà assistere a percorsi degustativi tenuti da aziende del settore, sui principali ingredienti della pizza: farina, pomodoro, olio evo e mozzarella.
Per chi vuole vivere un’esperienza unica, la Città della Pizza metterà in scena le “Ferrarelle Sensational Brunch e Dinner”, veri e propri show cooking a quattro mani con chef stellati e maestri pizzaioli. Pranzi e cene esclusive in cui i due protagonisti cucineranno, giocheranno, si racconteranno e si contamineranno, aprendo le porte di un ristorante sui generis dove il mondo della pizza e quello dell’alta cucina si incontrano e fanno faville.
 
Ci saranno una serie di appuntamenti che vedono protagonisti maestri pizzaioli e panificatori, spesso capostipiti di scuole e linee di pensiero, per incontri/dibattiti che si annunciano densi di spunti interessanti e quanto mai attuali.
Si parte venerdì 31 marzo, alle ore 20.30, con Iside De Cesare, stellata del ristorante La Parolina – di Acquapendente (VT) – e Salvatore Di Matteo, discendente della gloriosa e storica insegna partenopea. Sabato 1 aprile, alle 13.00, saliranno sul palco Corrado Scaglione di Enosteria Lipen, che offre pizze in pieno stile napoletano “fuori confine”, ovvero a Triuggio (MB), e Fabrizio Sepe, cuoco de Le Tre Zucche di Roma. Tutto romano sarà l’incontro, delle ore 20.30, tra il grande Stefano Callegari, di Trapizzino, Tonda e Sforno, e Nicola Delfino del ristorante capitolino Benito al Ghetto. Molto intrigante si preannuncia anche la liaison, domenica 2 alle ore 13.00, tra lo stellato Pasquale Palamaro, dell’Indàco di Ischia, e Renato Bosco della pizzeria Saporè di Verona. Alle 20.30 chiusura affidata a due giovani di grande talento: lo chef Raffaele De Mase e Ciccio Vitiello, di Casa Vitiello (Caserta). Ogni show cooking prevede ben 4 portate con le bollicine del Consorzio del Prosecco DOC e la birra artigianale Baladin in abbinamento.

Ecco la lista di gran parte dei pizzaioli presenti a La Città della Pizza:
Gino Sorbillo, Pizzeria Gino Sorbillo, // Napoli
Corrado Scaglione, Enosteria Lipen // Monza Brianza
Renato Bosco, Saporè // Verona
Gabriele Bonci, Pizzarium,  categoria “Al taglio” // Roma
Giancarlo Casa, pizzeria La gatta mangiona, categoria “All’italiana” // Roma
Massimo Bosco, Pizzeria Bosco, categoria “Al taglio” // Olbia
Marzia Buzzanca, Percorsi di gusto, categoria “A degustazione” // L’Aquila
Gianfranco Iervolino, Morsi e rimorsi, categoria “Napoletana” // Caserta
Ciro Oliva, Concettina ai tre santi,  categoria “Napoletana” e “Fritta” // Napoli
Francesco Vitiello, Casa Vitiello, categoria “Napoletana” // Caserta
Petra Antolini, Casa Petra, categoria “Al taglio” // Verona
Pierluigi Police, O’ scugnizzo, categoria “Napoletana” //  Arezzo
Gennaro Battiloro, La Kambusa, categoria “Napoletana” // Lucca
Massimiliano Prete, Gusto divino, categoria “A degustazione” // Cuneo
La Confraternita della Pizza, categoria “Al taglio”  // Roma
Famiglia Condurro, Da Michele, categoria “Napoletana” // Napoli
Stefano Vola, Vola Bontà per tutti, categoria “All’italiana” // Cuneo
Pierdaniele Seu, Mercato Centrale categoria “All’Italiana” // Roma
Alessandro Coppari, Mezzometro, categoria “Al taglio” // Senigallia
Antonio Pappalardo, La cascina dei sapori, categoria “A degustazione” //  Brescia
Mirko Rizzo, Pommidoro, categoria “Al taglio” // Roma
Emiliano Aureli, La taverna dei corsari, categoria “All’italiana” e “A degustazione” // Rieti
Cristiano Piccirillo, La Masardona, categoria “Fritta” // Napoli
Luca Belliscioni, Grecco Enjoy, categoria “Al taglio” // Roma
Francesco Martucci, I Masanielli, “Napoletana” // Caserta
Salvatore Di Matteo, Di Matteo, categoria “Napoletana” e “Fritta”  // Napoli
Matteo Aloe, Berberè categoria “All’Italiana” // Bologna
Giuseppe Pignalosa, Le Parule, categoria “Napoletana” // Napoli
Diego Vitagliano, 10, categoria categoria “Napoletana” // Napoli
Vincenzo Esposito, Carmnella, categoria “Napoletana” e “Fritta” // Napoli
Matteo Tambini e Davide Fiorentini, ‘O fiore mio, categoria “A degustazione” // Faenza
Edoardo Papa, Biglietto prego, categoria “All’italiana” // Roma
Isabella De Cham, 1947 Pizza Fritta, categoria “Fritta” // Napoli
Salvatore Gatta, Fandango, categoria “Napoletana” // Potenza


COLPO D’OCCHIO SU LA CITTÀ DELLA PIZZA
Guido Reni District, via Guido Reni, 7 – Roma
venerdì 31 marzo ore 18.00 – 24.00;
sabato 1 aprile ore 11.00 – 24.00;
domenica 2 aprile ore 11.00 – 23.00
Ingresso gratuito.
Per info e prenotazioni www.lacittadellapizza.it     

Ufficio Stampa
MG LOGOS
 comunicazione@mglogos.it


tel.: +39 06 45491984   FAX  06 83605250

lunedì 27 marzo 2017

IODIO A ROMA




Tavoli in ferro con piano in legno, maioliche chiare alle pareti, punti luce pendenti dal soffitto, gioco di tonalità, dal bianco fino al  nero della quinta che inquadra la cucina a vista: arredo minimal, ma confortevole curato, per il locale che oltre alla sala interna dispone di un dehor esterno  con un bancone bar dove poter consumare Cocktail Champagne e “Finger Fish",  la novità della primavera/estate 2017 da Iodio.
Il giovane locale capitolino, nato una anno dove sorgeva una ex casa cantoniera, al 503 della Via Ostiense, presenta infatti, una  lista di drink a base di preziose bollicine francesi  per accompagnare la sua cucina di mare dove è protagonista la grande materia prima.
Anima e patron del posto è lo chef Patrizio Alunni Tullini che, dopo anni di militanza nella ristorazione, ha deciso di lanciarsi in un progetto tutto suo, con enorme passione e dedizione.


Una grande selezione di materie prime, il pesce, freschissimo, proviene giornalmente dalle aste della vicina Anzio, di Terracina o di Orbetello, scelto personalmente da Patrizio.
 Il menu è composto da un’ampia selezione di crudi: crostacei, carpacci e tartare in grado di esprimere “in purezza” il sapore del mare; da antipasti cotti,  come il Crostone con guacamole e salmone marinato e lo Spiedino di mazzancolle croccanti; da  primi, come lo Spaghettone Monograno Felicetti declinato in versioni semplici e saporite, come la Carbonara di mare con tonno croccante o l’Aglio, olio, peperoncino, pecorino e battuto di gamberi rossi; freschezza e stagionalità contraddistinguono le diverse proposte di secondi piatti;  punta di diamante dell’offerta gastronomica sono le ostriche francesi, selezionate con la consulenza di Corrado Tenace di Oyster Oasis, vero e proprio guru della materia; mentre il caviale è quello che porta la firma, nota e prestigiosa, di Calvisius. Per finire i dessert, tutti homemade, come lo Iodio al Mascarpone con solio e sale nero. Il pane, proveniente, sempre fragrante e profumato, dal vicino Albanesi, il forno delle meraviglie.


Articolata la carta dei vini, composta da importanti etichette italiane e francesi, tra le quali spicca una corposa e golosa lista di bollicine, protagoniste della novità della primavera/estate 2017. Lo Champagne o il Franciacorta saranno protagonisti di stuzzicanti cocktail che potranno essere degustati, come welcome drink insieme ai “pesciolini”, versioni ridotte degli antipasti caldi, per una divertente e conveniente formula aperitivo che prevede tre pesciolini in aggiunta a un drink.

Via Ostiense 503 – 00144
Orari: dal martedì alla domenica dalle 12:30 alle 15:30 e dalle 19:30 alle 23:30

martedì 7 marzo 2017

RISTORANTE CHINAPPI A ROMA



  

Tra Piazza Fiume e Porta Pia, all’interno delle Mura Aureliane, si trova il Ristorante Chinappi, un approdo sicuro per chi ama il pesce. La storia della famiglia  Chinappi inizia a Formia 60 anni fa, nel 1957 con l’apertura del famoso locale da parte  di Antonio e Vincenza, i nonni di Stefano Chinappi, patron del Ristorante romano.
Nel 2006 Stefano Chinappi e la moglie Elena decidono di aprire un nuovo locale a Roma.
Denominatore comune è il pescato, freschissimo, che arriva per lo più dalla pescheria di famiglia di Formia, con diverse paranze sparse nel basso Lazio.


Il locale è elegante e accogliente,  la quinta a specchio amplifica lo spazio, il bianco della boiserie in legno e delle  pareti è caratterizzato dal rosso brillante dei lampadari e dei fiori che ornano i tavoli con le bianche tovaglie in lino.


Stefano Chinappi, patron esuberante e tenace, guida l’ospite con grande maestria fra le interessanti selezioni di vini e i piatti proposti.
Lo chef Federico Delmonte, marchigiano, approdato  al ristorante Chinappi dopo esperienze internazionali, elabora con classe e eleganza la materia prima di grande qualità, proponendo piatti eleganti e apparentemente semplici, con cotture perfette, che sprigionano i sapori del mare in modo naturale, senza coprire eccessivamente il prodotto ma esaltandone l’essenza con grazia e sicurezza.
Il Ristorante Chinappi di Roma propone una serie di appuntamenti mensili legati al Calendario del Pesce, per istruire il cliente al consumo consapevole del pescato di stagione con interessanti percorsi che ruotano intorno al mare. Un giovedì al mese nell’insegna in Via Valenziani 19 sarà infatti possibile partecipare a una cena sviluppata intorno al pesce di stagione, per una serie di appuntamenti che si ripeteranno per un anno con frequenza regolare.
12 cene per 12 mesi con 12 menu diversi, tutte di giovedì alle 21.00 e rigorosamente legate al mare e ai prodotti del momento.
Un percorso diverso ogni mese dello Chef Federico Delmonte, con piatti pensati per diffondere la cultura della stagionalità del mare e un abbinamento vini studiato ad hoc da Stefano Chinappi,
 “Il cliente è sempre più curioso e noi siamo contenti di poter fornire delle risposte a chi sceglie il nostro locale.” Così Stefano Chinappi parla del progetto. “Il pesce dei nostri piatti arriva dalla pescheria di famiglia di Formia. Io sono un uomo di acqua salata, sono cresciuto con i piedi a mollo, so cosa il mare può offrire in determinati periodi dell’anno e mi piace quindi far conoscere e spiegare queste peculiarità della natura anche ai miei clienti. Loro devono sapere da dove arriva quello che stanno mangiando”.

La serie di incontri chiamata Il Calendario del Pesce è cominciata giovedì 10 Novembre con una cena declinata intorno al Polpo Verace, proseguita nei mesi successivi con il Pesce Bianco, le Sparnocchie e il baccalà. 

Questi i prossimi appuntamenti:

giovedì 9 marzo: La Sogliola

giovedì 6 aprile: Le Mazzancolle 

Le Seppie giovedì 11 Maggio

giovedì 8 giugno: I Frutti di Mare 

giovedì 13 luglio: Il Pesce Spada

giovedì 10 agosto: LeTriglie

giovedì 14 settembre: Il Tonno 

giovedì 12 ottobre: La Zuppa di Pesce Spinata   
che chiuderà la prima serie di appuntamenti legati al pesce di stagione.


Un vero e proprio percorso alla scoperta del miglior pesce del mese, perché, come dice sempre Stefano Chinappi “anche il mare, come la frutta e la verdura, ha le sue stagioni”




Ho assaggiato in anteprima il menù dedicato alla Sogliola, che partirà  Giovedì 9 Marzo  dalle 21.00, per aprire la settimana dedicata alla Sogliola. Nella piacevole serata  ho degustato i piatti dello Chef Federico Delmonte e, in abbinamento, una proposta di Verdicchio scelta dal patron Stefano Chinappi. Questo il menù

Razza al vapore, asparagi e purea di nocciole tostate

San Pietro fritto, topinambur, spinaci croccanti e maionese al frutto della passione



Sogliola alla “Chinappi”




Tortelli di rombo, crema di patate arrosto e ristretto di sugo di rombo
 


Risotto al quinto quarto di seppia, bitter e ginepro



Cremino al limone, mango e liquirizia

Abbiamo terminato con cioccolatini all'olio con una leggera nota salata







Selezione di Verdicchio scelta dal patron Stefano Chinappi




Il menù è proposto al costo di 69€ a persona
 
Fino al 13 Marzo sarà possibile ordinare il menù senza necessariamente abbinare il percorso dei vini scelti.
 
Ristorante Chinappi

Via Valenziani, 19

06 48 19 005 | 360 61 52 19