mercoledì 28 marzo 2018

A CENA CON GLI CHEF DI RAGOSTA HOTELS COLLECTION: TRE CHEF PER QUATTRO ALBERGHI


Il 22 marzo, un tris di assi è andato in scena a Palazzo Montemartini:  tre chef creativi ci hanno stupiti e deliziati con le loro preparazioni; un vero e proprio tour nella tradizione mediterranea attraverso lo stile, l’accoglienza, l’eleganza e la tradizione, che caratterizza gli alberghi di Ragosta Hotels Collection a Roma, in Costiera Amalfitana e a Taormina, tre luoghi d’incanto in quattro alberghi, 5 stelle, dal gusto tutto italiano.  
Qui ci sono le foto della bella serata.
Di Palazzo Montemartini vi ho già parlato qui, e in questo Hotel, nel centro di Roma, si è svolta la serata di apertura della nuova stagione 2018 con una combinazione di gusti e sapori, che passando  poi per l’HotelRaito e il Relais Paradiso a Vietri sul Mare, arriva fino a Taormina a La Plage Resort, proprio di fronte all’Isola Bella.
Ognuno degli chef dei ristoranti dei rispettivi hotel, ha preparato dei piatti che faranno parte del menù primaverile. Piatti deliziosi, che traggono ispirazione dalle ricette tradizionali e dai prodotti del territorio che produce materie prime agroalimentari di qualità, reinterpretati con grande maestria dagli chef. 
Una dimostrazione che anche  nei ristoranti degli  Hotel si ritrova la qualità del cibo unita alla creatività dello chef, un servizio inappuntabile e una piacevolissima atmosfera.
Il Benvenuto ci è stato dato con lo Spumante brut 2015 “Cincinnato”.
La cena  è iniziata con gli antipasti, tantissimi i piatti proposti da ogni chef, preparati davanti agli ospiti con grande accuratezza.
Dopo aver degustato i primi e i secondi, la cena si è conclusa con un dolce tour nelle suite dell'Hotel, in cui gli chef offrivano i dessert.

Ecco alcuni dei piatti, sicuramente ne ho tralasciato qualcuno, preparati giovedì sera alla Cena con gli Chef.
Cominciamo con Simone Strano, siciliano, Executive Chef del Ristorante Senses di Palazzo Montemartini. Forte è l’influenza della terra d’origine nei suoi piatti, rivisita la cucina tradizionale in chiave contemporanea: la tradizione siciliana unita alla destinazione romana, permettono una combinazione di ingredienti in maniera creativa ma nel rispetto della genuinità dei sapori e della tradizione. 

Il carpaccio di gambero rosso Mazara, ricotta di bufala, bottarga di muggine e mandarino candito.
L'uovo a 65°, crema blu del Moncenisio,funghi cardoncelli,nduja e corallo di prezzemolo.
 L’Arancino d’alici: un ripieno di uvetta, pinoli, pomodoro a cubetti e prezzemolo, accompagnato dalla confettura di cipolla giarratana.
La patata gomitolo, con crema di mandorle pizzute, fichi e foie gras: un interno di  purea di patate con cuore di composta di fichi, avvolto da un filo di patate sbianchito e fritto, con una scaloppa di foie gras, demi glace e crema di mandorle pizzute. Per fare una sola patata gomitolo occorrono 20 minuti, e ne servono 10 per la preparazione e per servirla! Mi sono emozionata al cospetto di tanta bontà!
E ancora I ravioli farciti con gambero rosso di Mazara del Vallo, piselli novelli e placton marino. 
La carbonara di tonno, delicata e ben mantecata, in cui l’uovo c'è ma è di tonno, è la bottarga, è completata con tonno a listarelle che sostituisce il guanciale; si termina la degustazione bevendo  latte di mandorle. la Guancia di vitello all'arancia rossa, ortaggi al timo e crema di patate gialle. 
L'arancino, che non è un arancino classico, è un dolce: una crema di ricotta  dalla forma di arancino, panata in fiocchi di cereali croccanti  e fritta, servita adagiata su un mantecato al pistacchio e guarnita con agrumi canditi. Sono solo alcune delle creazioni di Simone Strano“.

L’ Executive Chef dell’Hotel Raito e  del Relais Paradiso a Vietri sul Mare, è Francesco Russo, campano, originario dell’agro nocerino sarnese; è lo chef della doppia “T” di tradizione e territorio. 
 
Materia prima selezionata tra le eccellenze locali e creatività come il classico primo piatto Aglio olio e peperoncino alla maniera dello chef, con colatura di alici di Cetara, cipollotto nocerino e tarallo al finocchietto sbriciolato; o La sfogliatella riccia, farcita di parmigiana di melanzane, servita con ragù di moscardini alla Luciana, rielaborazione di tre piatti della tradizione.  Ancora, il Carpaccio di spigola in marinata di lime, limone, lamponi e salsa di yogurt, o La battuta di tonno pinna gialla, con pistacchi e chutney di mango, zenzero e vaniglia o Il polpo arrosto al sale affumicato, con scapece di melanzane e aceto al frutto della passione per concludere con il dolce “un giro in costiera...”(babà, delizia, ricotta e pere);Melanzane al cioccolato o il Tiramibù (tiramisù con mascarpone di bufala).
 
In una posizione unica, con vista da cartolina proprio di fronte all’Isola Bella, si apre a LaPlage Resort di Taormina, la nuova stagione ad aprile, con l’ Executive Chef Cristhian Busca, che dal Piemonte è approdato in Sicilia, dopo  esperienze di livello che ripropone nei suo piatti,
come La ricciola affumicata alla resina di pino, con ricotta fresca e crudaiola di datterino; il Crudo di gamberoni e mela verde con mozzarella di bufala ragusana, cardamomo e pomodoro confit; I ravioli di pistacchio e burrata, con pomodori canditi, loro passata e polvere di agrumi; l'Arancino di seppia e ricci di mare – verdure di campagna e peperoncino dolce; La catalana di astice e frutta con caviale di limone e riduzione del suo corallo; la Cassatina di ricotta fresca – zucchero fondente e biscotto alle mandorle; I setteveli di cioccolato con crema di gianduia e cereali croccanti.

Palazzo Montemartini a Roma, Hotel Raito e Relais Paradiso a Vietri sul Mare e La Plage Resort a Taormina, sono angoli di paradiso, luoghi unici, dove vivere un’esperienza legata al territorio e dove l’accoglienza permette all’ospite di trascorrere al meglio il proprio tempo, che sia per vacanza o per lavoro.

 “Define your Lifestyle” è la filosofia di Ragosta Hotels Collection per regalare agli ospiti un’esperienza che rifletta il loro stile di vita: il design delle camere e degli ambienti eleganti, la ricercatezza gastronomica e il benessere sono stati creati per la nuova generazione di viaggiatori che ama abbinare al proprio stile di vita l’unicità della destinazione per un’esperienza indimenticabile.


Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni:

Palazzo Montemartini: www.palazzomontemartini.com
info@palazzomontemartini.com
Largo Giovanni Montemartini 20, 00185 Roma. Tel. 06.45661
Hotel Raito: www.hotelraito.it,  info@hotelraito.it
Via Nuova Raito, 9, 84019 Vietri sul Mare (SA) Tel. 089.7634111
Relais Paradiso:  www.relaisparadiso.com , info@relaisparadiso.it
Via Nuova Raito, 10, 84019 Vietri sul Mare (SA) Tel. 089.7632301
La Plage Resort: www.laplageresort.com, info@laplageresort.com
Via Nazionale 107/A, 98039 Isola Bella, Taormina (ME) Tel. 0942 626095


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giovedì 8 marzo 2018

QUARANTUNODODICI E RISTORANTE IL TINO: LE NOVITÀ

Al  Nautilus Marina, la più antica marina del litorale romano, con un  circolo velico fondato dal grande ammiraglio Straulino olimpionico della vela, dal 2016 si trovano il bistrot QuarantunoDodici e il Ristorante Il Tino dello chef Daniele Usai, una stella Michelin.

I due ristoranti, ospitati all’interno della stessa struttura - al piano superiore il Tino, a quello inferiore il Bistrot - sono al centro di una serie di trasformazioni  volute dallo chef e dai soci  Nico Stillitano e Stefano Loreti.

Il Bistrot e Il Tino, sono locali in cui sono stata molte volte, e continuerò a tornare, rimanendo sempre soddisfatta dalla cucina dello chef, sia dalla versione pop che da quella gourmet.
Un' esperienza da provare, dunque, arrivando a Via Monte Cadria 17, a Fiumicino. Superata la grande porta di cristallo si fa ingresso nel bistrot: interior design caratterizzato dallo stile nautico con arredi e cromie minimali, il 4112 si affaccia sul canale quasi fosse una delle navi ormeggiate. Carte nautiche a decorare le pareti,  tonalità chiare, tocchi di blu, travi lamellari percorse dai volumi tecnici e dai punti luce, pareti vetrate, accuratezza dei dettagli e  grande luminosità, trasmettono una piacevole armonia compositiva. 

Tavolini bianchi o con il piano in vetro che lascia intravedere la  carta nautica, bancone bar e vetrina in mogano  e pavimentazione in doghe di legno chiaro che dall’ingresso ci accompagna   fino alla grande vetrata che porta all’ampio spazio esterno attrezzato con tavolini e ombrelloni.

 Nella cucina a vista lo chef, una stella Michelin, coadiuvato  dalla sua brigata, crea piatti di spiccata valenza estetica che giocano deliziosamente con consistenze e sapori: pesce di provenienza locale, materia prima eccellente che non viene stravolta attraverso cotture eccessive, piatti esaltati dal tocco creativo del talentuoso chef.      

41 12 è la rotta nautica per giungere al bistrot che da febbraio, questa la novità, è aperto anche di sera, tutti i giorni della settimana: dalla colazione, in cui vengono serviti  lieviti artigianali, croissant dolci e salati, preparati da Usai e dal suo team, fino alla cena dove  lo chef propone la versione pop dei suoi piatti in cui è però sempre riconoscibile la sua firma.
Nella serata, che ha inaugurato l’apertura serale, abbiamo cominciato con un aperitivo composto da piccole crocchette alla crema di scampi accompagnate da Kius brut Carpineti, spumante metodo classico prodotto con uve Bellone.  
Seduti ai tavoli, dall’apparecchiatura minimal ma  raffinata,  ci sono stati serviti i quattro antipasti..

 Gazpacho invernale e mazzancolle croccanti, i crostacei sono avvolti da una croccante panatura e accompagnati dalla zuppetta che crea un piacevole contrasto cromatico e di consistenze;  Tartare di ricciola e guacamole; Tempura di calamari e mazzancolle, leggera e  asciutta la pastella, perfetto equilibrio di croccante e morbido nei calamarì; Pesce spada affumicato, lamponi e misticanza,  delicata l’affumicatura, fatta dalo chef,  con fumo da legno di botti di whisky raffreddato dal ghiaccio.


Ravioli alla pescatora ripieni di stracchino, con funghi enoki e salicornia; un piatto proposto con un sugo di pesce ma che ha le sue origini - ci ha raccontato lo chef - nel secolo scorso quando, per la bonifica di Ostia, arrivarono i braccianti da Ravenna.

Spaghetti con le conchiglie,  vongole, lupini e telline, cottura molto al dente,perfetta mantecatura e piccantezza ben distribuita, senza picchi aromatici, grazie alla infusione in olio del peperoncino scorpion, che lo chef prepara con i peperoncini che lui stesso coltiva.
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Grigliata mista e marinata alle erbe, pesce locale, cottura delicata, gambero appena scottato. 



Mousse al cioccolato bianco, frutti rossi e meringa ai semi, l’acidità dei frutti rossi bilancia la dolcezza ella mousse e della meringa che conferisce la nota croccante.

Il Tino è la massima espressione della cucina del litorale laziale, dove le tecniche moderne si fondono con sapori internazionali, grazie alla grande esperienza dello chef Patron Daniele Usai.
Il menu esprime una cucina unica e personale, che ruota intorno a idee contemporanee, ma con radici salde nelle tradizioni. Immancabile uno sguardo creativo, che trasporta i commensali in un viaggio fuori dagli schemi classici.
Il Tino si trova al piano superiore della struttura. Attualmente,  un ingresso al piano inferiore, che si apre sul QuarantunoDodici,  permette al cliente di arrivare a Il Tino. Dopo aver attraversato una seconda porta, si entra  nel mondo della cucina fine dining. 
Ecco le altre novità:
Il Tino   avrà un’entrata separata che permetterà di accedere direttamente al ristorante una stella Michelin. Una scala esterna farà arrivare il cliente in un primo ambiente dedicato all’accoglienza per poi accedere alla sala.




La scelta di separare gli ingressi del Tino e del QuarantunoDodici nasce per la nostra volontà di “raddoppiare” la proposta serale – dice Nico Stillitano, collegamento tra l'anima nautica e quella ristorativa di Nautilus – Da quando riaprirà il Tino, infatti, i nostri clienti potranno scegliere se vivere l'esperienza stellata della cucina di Daniele ai massimi livelli, o se godersi una serata meno impegnativa, con la garanzia comunque della firma di Daniele e di materie prime di alta qualità. Da un lato la cucina fine dining, dall'altro la cucina di mare fatta come si deve.  

Verranno divise le cucine dei due ristoranti, per creare una cucina a vista al piano superiore che permetta allo stesso chef di avere un occhio in sala e stringere una migliore sinergia con chi si siede ai sui tavoli.

Infine sarà ridotto il numero di tavoli de Il Tino, che passeranno da 12 a 8.

L'obiettivo – rivela Lele Usai – è alzare l'asticella della qualità al Tino, riducendo il numero di tavoli da 12 a 8 ed aggiungendo una cucina a vista in sala, un modo per migliorare l'esperienza dei clienti, che mi vedranno, insieme alla mia brigata, quasi fossimo in un acquario di vetro che si affaccia sulla sala. Inoltre, la nuova conformazione del Tino mi permetterà di uscire di più dalla cucina, una cosa che amo fare e che mi consente di relazionarmi con il mio cliente, di coccolarlo.

Il 26 Febbraio sono iniziati i lavori di ristrutturazione.  

Il Tino riaprirà il 16 Marzo e il mercoledì ci sarà la nuova pausa settimanale.






Il Tino

Via Monte Cadria, 127 Fiumicino

Tel. 06-5622778


www.ristoranteiltino.com

 



Ufficio Stampa

Beatrice Mencattini  333.7351943


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